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Consigli per aspiranti scrittori di Lev Tolstoj

Di Marco Morselli

Forse il più grande scrittore russo di tutti i tempi, Lev Tolstoj, oltre a un diario in cui possiamo leggere e imparare come lavorava, ci ha lasciato in alcune lettere vari consigli, risposte a richieste di giovani aspiranti romanzieri ansiosi di pubblicare e di compiacere il pubblico. Così Tolstoj risponde un secolo e mezzo fa. Suggerimenti che, però, rimangono senza tempo.

  1. “La cosa più importante è non avere fretta di scrivere, non mettersi a correggere la stessa cosa dieci o venti volte, non scrivere molto e non fare, per l’amor del cielo, della scrittura un mezzo di sostentamento o per farsi belli agli occhi degli altri.”
  2. “Dovresti scrivere soltanto quando senti dentro di te un contenuto nuovo e importante, a te chiaro ma intellegibile agli altri, e quando il bisogno di esprimere questo contenuto non ti dà pace.”
  3. “Vivi la vita dei personaggi che descrivi, descrivi con immagini i loro sentimenti interiori, e i personaggi stessi faranno quello che devono fare in base alle loro nature…” Uno scrittore “ha bisogno di due cose: innanzitutto conoscere profondamente quello che deve essere; in secondo luogo, credere in quello che deve essere…”
  4. “Come in un discorso la parola detta è argento e quella non detta oro, così nella scrittura. Direi che la parola scritta è latta, quella non scritta oro…”
  5. “Non risparmiare la fatica, scrivi come viene, nella sua lunghezza, e dopo revisiona e infine accorcia tutto. Nella scrittura, secondo la mia esperienza, l’oro si ottiene soltanto setacciando.”
  6. “La chiarezza prima di tutto”, è ciò a cui uno scrittore dovrebbe aspirare e per la quale dovrebbe lavorare. Non confondere né oscurare la verità a se stessi e agli altri.
  7. “Quando rileggi ciò che scrivi, mettiti sempre nella posizione del lettore più limitato, che in un libro cerca solo un po’ di divertimento.”
  8. “I migliori libri sono quelli in cui l’autore finge di tenere staccata la sua opinione sui fatti ma, nella realtà, vi rimane fedele.”
  9. “Quando rileggi e correggi il tuo lavoro, non pensare mai a cosa potresti aggiungere (non importa quanto siano belle quelle idee), piuttosto a tutto ciò che puoi togliere senza rovinare il senso del libro.”

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